lunedì 16 giugno 2014

Un momento d'autunno



Oggi c’è odore di settembre nell’aria.
Amo il profumo dell’autunno alle porte, mi da la sensazione di un periodo che comincia, dove tutto è in ballo e si aprono possibilità da poter cogliere. Sarà per una sorta di imprinting scolastico/universitario, però è bello guardare il cielo coperto con gioia, perché non dev’essere per forza sempre caldo solo perché è giugno.
Scrivo dopo qualche giorno trascorso in Emilia Romagna dove il mio uomo ha subito un intervento di routine ma doloroso al naso. Sono stata con lui in ospedale tutto il giorno dell’intervento, e mentre aspettavo che uscisse dalla sala operatoria ho fatto conoscenza con una mia omonima di 34 anni, già madre di due figli, dal carattere forte e spigliato. Mi piaceva a pelle quella ragazza, ho avuto l’impressione fosse di quelle persone che sono felici della propria vita nonostante i problemi e le difficoltà.
L’intervento è andato bene, il giorno dopo lo hanno mandato a casa e lì sono andata a trovarlo, salvo poi addormentarmi per le ore piccole fatte il venerdì sera mentre ero ospite della cugina di un’amica.
Mi è dispiaciuto, avrei voluto essermi organizzata meglio e restare con lui sino ad oggi, quando i medici gli hanno dovuto togliere i tamponi, ma non ero in condizioni di rivedere i miei piani, soprattutto vista la stanchezza pregressa a causa dell’infezione all’orecchio che per notti non mi ha fatta dormire.
Sabato notte sono cominciati i campionati mondiali di calcio per l’Italia. A me piace molto il calcio, e in particolare trovo che i mondiali siano qualcosa di splendido per l’atmosfera che sanno creare, per il legame che crea tra gli italiani che durante il resto dell’anno sono tutto fuorché fieri di essere italiani.
Ad alcuni i mondiali stanno proprio stretti, ma io dopo il 2006 ma anche (in misura più ristretta) durante gli europei 2012 ho visto persone festeggiare, abbracciarsi, parlare da un’automobile all’altra felici, fiere… Ed è stato semplicemente bello. Anche per questo spero che l’Italia vada più avanti possibile, per  continuare a vedere questa gioia nell’aria, la gente organizzarsi per vedere le partite assieme, perché in più si è ed in più si esulta.
La prima partita dell’Italia è andata bene, ho deciso quindi di fare un disegno in onore di questa vittoria. Ho pensato che ne farò uno per ogni partita giocata e vinta, sperando porti fortuna, e sperando che qualora porti fortuna io riesca a mantenere questo impegno.
Spero inoltre che tutto questo parlare di calcio lasci in secondo piano la politica, della quale ho le scatole davvero piene. A differenza del calcio, che se anche non sei capace di fare un dribbling  ad un palo della luce puoi sapere tutte le regole e capirci qualcosa, i fan della politica mi sembrano persone che pensano di sapere tutto ciò che c’è da sapere senza in realtà sapere nulla né di come ci si gioca dentro né di come ci giocano dentro gli addetti ai lavori. Oltretutto da quando è comparso Grillo la situazione è degenerata.
Io come e più di altri sono abbastanza ignorante in tema di politica, ma se c’è una cosa che non tollero sono coloro che per far sentire la propria voce devono essere maleducati, scurrili e offensivi. Detesto per questo motivo chi bestemmia e detesto per questo motivo Grillo, che si è fatto largo tra campagne elettorali di gente in cravatta (e che per quanto fosse viscida almeno conosceva le regole base della grammatica italiana) a suon di parolacce. “V – Day”. Vaffanculo Day. Sennò non avrebbe ricevuto cosi tante attenzioni, probabilmente. Lo trovo piuttosto antipatico. Vi immaginate se vedendo che i vostri figli sono distratti le maestre della scuola/asilo cominciassero a investirli di parolacce? Certo, i bambini si volterebbero, ma la loro educazione verrebbe compromessa.  Ripeto, non mi piace come metodo e non mi piace la direzione verso la quale sta andando la loro campagna. La gente cerca nel Papa una persona che parli di amore, di carità e benevolenza, e nel leader politico qualcuno che istighi all’odio. Non ha molto senso.
Ma tant’è.
In Emilia ho visto poche persone, tra queste la sorella della mia ex coinquilina che ha avuto una bimba pochi mesi fa e alla quale ho consegnato un piccolo ritratto come regalo. La bambina da vivo era molto più bella, ma devo dire che per essere stato il mio primo ritratto ad acquerello sono piuttosto soddisfatta.
Una buona news è arrivata oggi: lunedì prossimo andrò a fare la tanto agognata tac e poi se tutto va bene andrò sotto i ferri. I tempi si stanno rivelando davvero lunghi, ma mi auguro che il chirurgo deciderà di intervenire anche se ormai si andrà a luglio.
Bene, dopo questo post lunghissimo e pieno di argomenti (anche se abbozzati), vi lascio con la prima (e speriamo una di tante) pin up dei mondiali azzurri, l’acquerello della piccola Emma e un disegno in B/N che mi è venuto in mente stamattina e ho realizzato appena possibile. Il matrimonio gay è sempre un grosso punto di domanda nelle realtà tradizionaliste come quella italiana. Io la penso in modo molto semplice… Trovare in una persona il vero amore è raro, e se due hanno questa fortuna dovrebbero potersi fidare cosi tanto del loro sentimento da poterselo promettere reciprocamente per la vita. Di certo esistono omosessuali credenti, non è certo il loro orientamento sessuale  a renderli dei “senza Dio”. Ed è proprio  il loro Dio, quello in cui confidano, che dovrebbe benedire l’amore, l’unione.
Perché se c’è una cosa di cui abbiamo davvero bisogno in questo momento, tutti, è amore.






giovedì 12 giugno 2014

L'arrivo dell'estate

Rieccomi qui a scrivere un post nel caldo torrido di un'estate appena iniziata.
Trenta gradi,  un sole abbagliante e l'odore di mare già cucito sui vestiti, stretto, che per tre mesi non se ne vorrà andare. Questa è la premessa di una stagione che si annunciava un po' triste a causa degli interventi al ginocchio ma che si sta rivelando piacevole.
A Trieste ho ritrovato la mia serenità. La gioia del pranzo in famiglia, dormire in una stanza che sento davvero mia. Il mio cane sta crescendo forte e sano e ogni giorno il nostro legame si solidifica tanto da farmi sentire la sua mancanza quando manco appena da un paio d'ore da casa.
Nelle ultime due settimane ho disegnato molto. Ho disegnato tutto quello che non avevo disegnato nei mesi post-laurea. Ho fatto un fumetto breve (3 pagine) che spero potrò postare presto e che mi ha lasciata soddisfatta come non succedeva da tanto.
E' succeso quasi per caro. Ho buttato giù un testo ed il testo era cosi bello che mi riusciva a commuovere. Vi è mai successo? Incredibile. Allora ho voluto fare dei disgeni che rendessero giustizia a questo testo e ho rispolverato acquerelli, fogli A3 e tanta pazienza. Mi è piaciuto. Ho disegnato diverse volte fino notte fonda e l'ho modificato finché potevo, poi basta, per non farlo diventare un'ossessione e rovinarlo.
Ho lasciato la Drawing challenge per il motivo che avevo specificato nel post precedente... Non facevo le cose come si dovevano e allora ho semplicemente pensato fosse inutile. Magari più in là, quando avrò la testa per farlo.
Il #100HappyDays invece lo continuo con costanza, perché ho bisogno di avere costanza in qualcosa, anche se è qualcosa di inutile.
Che altro dire... Mentre aspetto la telefonata per la tac e successivo intervento studio per la patente e nel tempo libero mi ammalo. Già, perché oggi ho un'infezione all'orecchio che vorrei strapparmelo con le mie mani e che non mi permette di andare nemmeno al mare in questa calda giornata che secondo i meteorologi precederà un weekend di pioggia e grandine. (!?)
Ho modificato impercettibilmente (o no?) il sito. Quindi un altro mezzo proposito posso quasi cancellarlo dalla lista delle cose da fare. Mentre per tutto il resto... Ancora niente da fare :)
Detto ciò fuggo a prepararmi per una breve capatina in emilia. No, non è perché mi manca. Se devo essere sincera non mi manca per nulla, ma quando hai l'uomo in quelle zone c'è poco da fare!

A presto!