martedì 20 maggio 2014

Bizzarrie. Come da logica primaverile

Chi mi segue su Instagram sa bene che, contro ogni previsione, sto riuscendo piuttosto bene nel mio intento di immortalare giorno per giorno un evento felice della mia vita, fino ad ora, arrivata al 16° giorno, l'unica volta che ho sgarrato è successo che ho fatto la foto ma l'ho pubblicata il giorno seguente, in preda ad un'insostenibile stanchezza.
L'idea del #100happydays è veramente carina, se non fosse che mi rendo conto che l'atteggiamento utile al gioco io ce l'ho nella quasi totalità delle mie giornate. Sono un'inguaribile ottimista, questo si. Ci dev'essere proprio una confluenza di eventi negativi apparentemente senza soluzione o con una soluzione intricata per farmi pensare "ehi, che giornata del cavolo", sennò cerco di non buttarla via una giornata intera. Preferisco dire che è stata una mattinata del cavolo, o un pomeriggio, o ancor meglio un momento e basta.
Diversamente accade per il drawing challenge. Credo di aver sottovalutato in primis il gioco in sé, ed in secondo luogo il poco tempo che è trascorso dalla fine del mio percorso accademico. Impormi di disegnare qualunque cosa dopo 5 anni che i docenti non facevano altro è stato un po' come rimettermi in galera dopo una settimana alle Canarie. Ci provo comunque, o meglio, continuo nella mia sfida solo perché, appunto, si chiama sfida. Ma nel 90% dei casi non sono soddisfatta e  mi chiedo se ne valga la pena di pubblicare cose fatte in fretta e in furia la sera solo per non dire di non esserci riuscita. Il lato positivo sta nel fatto che, se non altro, disegno ogni giorno, e non è così scontato. La mia voglia di disegnare, in netta contrapposizione al tempo che mi concedo per farlo e all'astio per tutto ciò che è stato, mi crea non pochi problemi. Se disegno non lo faccio come vorrei. Desidererei stare al tavolo dieci ore ed essere soddisfatta come accadeva per "Il biplano e la cometa", ma ora l'obbiettivo non c'è e se c'è, è qualche concorso che so che non vincerò oppure semplicemente con una tematica del tutto priva d'interesse. Pazienza, cerco di proseguire a modo mio, insoddisfatta, sperando che prima o poi qualcosa cambi.
Nel frattempo posso dire di aver lavorato alla grafica di "Wild Trieste- Lavorazioni in pelle", una calzoleria nuova di zecca a Trieste di proprietà di un carissimo amico. Sabato scorso c'è stata l'inaugurazione e mi è stato regalato uno splendido braccialettino in pelle lavorata a mano, come segno di rigraziamento.
Ora ci sono ancora dei progetti in ballo per la grafica, la pittura... Sinceramente non so nemmeno se ne sarò in grado... Che dire, farò del mio meglio, e chissà che non avrò tanti giorni di disegno da introdurre nei miei cento...

Ovviamente almeno un disegno demenziale non poteva mancare...
Ah, già... Avvenimenti importanti. E' finita la 10a serie di Grey's Anatomy. Che dire?
Spesso e volentieri la fine del mio telefilm mi lasciava un po' di tristezza misto nostalgia. Una di quelle poche cose per la quale, arrivata a primavera, sarei voluta tornare all'autunno. La verità è che come spesso capita, anche questo telefilm secondo me dovrebbe tirare i remi in barca. Conto tre episodi al massimo di tutta la decima stagione, che mi hanno saputo dare sensazioni forti. Le altre erano 40 minuti di diversivo, come sarebbero potuti essere molti altri telefilm e dispiace. E' un po' come con Totti, che per quanto io sia romanista dalla nascita preferisco che si ritiri con una buon campionato alle spalle piuttosto che saperlo in qualche squadra del nord africa a racattare gli ultimi danari giocando con gente che capisce di calcio quanto io di collezionismo di francobolli. Grande passato, grande nome, gran finale. Per piacere.

Drawing Challenge di oggi... Due pg di Soul Calibur 3. Non so chi ci abbia giocato, è stata la mia droga nei caldi giorni del mio arrivo in Emilia Romagna. Ho amato quel gioco alla follia sebbene fosse un picchiaduro. Mi ci sono affezionata, mi sono affezionata al ricordo di quei giorni correlati ad esso. Inevitabile, no?

Pubblico questa tavola che avevo inviato per un corcorso (che ovviamente non ho vinto). C'era da costruire una tavola su uno spezzone di un racconto intitolato "La fine dell'amore". Sono comunque abbastanza soddisfatta del risultato, anche se, come sempre, prima di ritoccarlo altre trecento vote era un po' meglio (soprattutto la prima vignetta). Inutile piangere sul latte versato. Se uno vuole poter tornare sui suoi passi usa Photoshop che dispone della fantastica finestra "storia"... Per le tecniche manuali è un tantino diverso.
C'est la vie, non avrei vinto comunque, il fumetto selezionato era decisamente più bello!

Alla prossima :)

lunedì 5 maggio 2014

Viva e vegeta

Eccomi qui a scrivere dopo una vita e mezza su questo spazio.
Fortunatamente vengo seguita da poche anime, altrimenti qualcuno avrebbe potuto pensare che l'intervento non sia andato bene e in realtà sono viva e vegeta.
Dovrò rioperarmi, ma non fa nulla. Sto bene, era da tanto tempo che non mi sentivo così serena. Pure troppo.. Dormo 9 ore a notte come minimo e sto con la mia famiglia, i miei amici.
Ho deciso dopo molto tempo di partecipare alla sfida dei 100 giorni di felicità. Questop per imparare ad essere più costante nelle cose e per avere una buona scusa per aggiornare il blog.
Giorno 1:

Ho deciso di fare una sorpresina a mia mamma. Oltre il pranzo al suo ritorno ha trovato come dolcetto le fragole con gelato alla panna cotta e caramello e panna :) Era felicissima, e io di più!

Poi vabbè, oggi avevo l'imbarazzo della scelta sulle cose di cui esser felice. Speriamo sia sempre cosi!

Vorrei inoltre avvertire che da oggi è partita la drawing challenge sulla mia pagina facebook.. Ogni giorno uno schizzo a tema per trenta giorni, a confronto del #100HappyDays è meno della mezza maratona :)


A prestissimo!