giovedì 31 maggio 2012

Demenzialità parte 2



Una piccola presa in giro del life style modenese, senza cattiveria, Paese che vai, usanze che trovi :)

mercoledì 30 maggio 2012

Terremoto

Ventisei anni di vita sono tanti, e in questi anni possono succederne di tutti i colori. Nelle ultime due settimane sono stata partecipe di quattro terremoti di forte intensità, in una zona dichiarata "non sismica", in ore diverse dal giorno, in contesti del tutto differenti. La scossa del 20 maggio è stata brutta perché totalmente inaspettata. Chi aveva mai pensato ai terremoti? Sono cose che finché non ti colpiscono nemmeno ti rendi conto che esistono. Però c'erano le mie coinquiline. Spezziamo la tensione, si scherza un po', ed un po' (di più) se ne parla per tirare fuori le cose, per non sembrare inermi, impotenti, anche se poi inermi ed impotenti lo eravamo. La seconda scossa è stata domenica 27, poco prima di andare a dormire. Dopo una giornata di lavoro e con la stanchezza delle notti di una settimana trascorsa a dormire male, io e le mie coinquiline abbiamo sbuffato un po', siamo state dieci minuti sotto le nostre rassicuranti porte e poi buonanotte a tutte. Terza scossa, ieri. Ero da sola a casa ed è stato panico. Avrei voluto avere un volto davanti perch in due (o più) è tutto più affrontabile. Non c'era nessuno e io prima sono corsa via, poi sono tornata rendendomi conto di essere in pigiama e senza chiavi. Sono corsa alla stazione per prendere il treno per Bologna. Treni fermi. Il primo pensiero è stato che anche volendo non sarei potuta tornare a casa mia. Panico. Non potere. Per me una cosa cosi non doveva esistere. Io devo sempre poter tornare a casa mia, ma ieri non sarebbe stato possibile. Arrivata a Bologna dopo un'ora e mezzo ho scoperto che l'Accademia era chiusa. Il mio ragazzo è venuto a prendermi con la macchina ed ho ringraziato ogni genere di divinità che fosse libero in quel momento. Ci abbiamo messo delle ore per riuscire a sentirsi. Telefonini che non andavano, non riuscivo a chiamare nemmeno i miei familiari. Se mi succede qualcosa lo sapranno dopo giorni. Da chi? Dalla tv. Non poteva andare cosi. Andrea mi ha riportata a Modena e per spezzare la tensione siamo andati a mangiare al giapponese tra battute macabre su un ultimo pasto decoroso. In quella sala enorme ed elegante dopo appena un paio di sushi ingoiati con non poca soddisfazione la terra trema. Bambini piangono, i grandi lampadari di vetro rosso si muovono impazziti. Andrea scherza "Che sete!" e io rido. I telefoni cominciano a prendere e chiamo qua e là per vedere se le persone più strette stessero bene. Tutti a posto, qualche sfollato, l'Accademia chiusa per almeno un paio di giorno. Io e Stefania ridiamo "se vedono il soppalco ci ridono in faccia quelli della protezione civile". " E Mirko salverà i Mac, dopo che i bidelli avranno dichiarato che quelle sono solo aule di scenografia..." Risate nervose. Ora è tutto quieto ma i telegiornali fanno del terrorismo pubblicando immagini di devastazione. Ditelo che è PROVINCIA di Modena. Mia madre vede quelle notizie e si spaventa. Parlano di non poter prevedere se ci saranno nuove scosse, ma ci saranno. Magari oggi, magari tra trent'anni, magari tra altri 500 come 500 anni fa forse avevano già potuto immaginare. Ora siamo qui nella nostra casa ormai affezionata, con le mie coinquiline per le quali ho sperato e pregato per tutto il tempo che i cellulari non prendevano. Guardiamo fisse il lampadario per capire se si muove o  solo immaginazione. Guardiamo per dare uno sguardo verso l'alto e sperare, che sperare non fa mai male, anche se non sai bene in che cosa. Alcuni amici mi hanno scritto, cercata. Messaggi che arrivavano dopo ore. Molte persone non si sono nemmeno scomposte, ma evidentemente era quello il sentimento da cui erano spinte, poco male. Ora ho solo bisogno che questo letto smetta di tremare, fuori e dentro di me.

venerdì 25 maggio 2012

mercoledì 23 maggio 2012

Turbolenze

Ed eccomi a riscrivere su questo blog un po' abbandonato. Ultimamente non riesco a stare dietro alle cose e questa condizione mi preoccupa non poco. Penso agli esami da fare, anche se a luglio. 4, Damn! Come direbbero gli americani in qualunque telefilm (forse tranne "Settimo cielo"). Mi sembra di avere sempre poco tempo e quando devo farci i conti capisco che è davvero così. Fino ad una settimana fa l'Accademia mi assorbiva, ora mi divora... Non bastavano le lezioni tutti i giorni da mattina a sera, ora pure le conferenze con premio finale due crediti di inutile riscossione e un workshop piantato proprio a fine maggio quando ci sono sempre un migliaio di cose da fare. E si fa. Modena è stata colpita dal terremoto. Io ero nella stessa identica condizone del giorno della mia laurea: così stanca da non aver nemmeno la forza di aver paura. Ho aspettato ed è finito, almeno in questa casa non è successo nulla. Penso alle persone che hanno perso tutto e non immagino come si stia, mi sento fortunata, ancora una volta un altro sentimento prevale sulla paura di un'eventuale nuova scossa. Meglio così, mi dico. Parlando di cose più allegre, in attesa di anteprime che abbiano a che fare con quello che in linea di massima dovrebbe essere il mio mondo -il fumetto- ma che non riesco a inseguire perché sempre troppo carica di cose da fare, posto la foto di qualcosa di molto particolare... Un pouff realizzato da me e Andrea durante un breve corso tenuto ieri in un atelier a Modena. Mi sono divertita molto, devo ammetterlo, ed Andrea è stato formidabile. Assieme siamo davvero fuori di testa. Io con "Anziché la stoffa usiamo un sacco del pattume condominiale!" e lui con "Facciamogli la testa in 3D anzich disegnargliela sul cuscino!" E  così nacque il pouff pinguino, più pinguino che pouff perch se ti ci siedi  probabile che non regga e poi dispiacerebbe..! Ma per me  bellissimo. Ci si può anche mettere dentro le cose! Se solo sapessi dove metterlo quando andrò a prenderlo all'atelier....


martedì 1 maggio 2012

Varie ed Eventuali


è da diverso tempo che non scrivo. L'accademia mi sta rubando praticamente la vita visto che ci sono corsi ogni giorno dalle nove di amttina alla sera... Però è bello, mi rendo conto che per la prima volta dopo 4 anni vivo da universitaria e non da lavoratrice che appena può fa un salto all'università. Pubblico in primis una demenzialità fatta oggi sul lavoro. Pioveva e in centro occiamente non c'era nessuno, così mi sono messa a fare qualche schizzo ricordando le frasi celebri che ricevo in risposta ogni volta che dico di essere di Trieste

Fatto ciò già che ci sono pubblico un paio di foto fatte negli ultimi giorni

Questa è per celebrare il primo maggio. In Piazza Grande oggi davano dei garofani rossi. La mia coinquilina me ne ha portato uno in negozio mentre lavoravo e io gli ho scattato questa foto. La cosa bizzarra  che è uscita esattamente come volevo nonostante sia stata scattata con il cellulare... Un po' sfocata sul gambo e a fuoco il fiore. le luci riflesse sul tavolo... Sono soddisfatta :)

Questa foto l'ho scattata attraverso le sbarre di un cancello, qualche giorno fa. Questi due cagnoloni abbracciati mi sembravano adorabili, un emblema dell'amicizia vero e proprio. Fortuna che sono riuscita a non svegliarli!

Questa immagine mi ricorda tantissimo "La casa nella prateria"... :) però il sole era troppo bello tra quei fiori gialli!

Questo è un albero che si dirama lungo i balconi di un cortile interno situato dentro un supermercato. E' cosi bello che mi ha tolto il fiato, sono rimasta a fissarlo per un bel po'. Incredibile che non l'abbiano mai tagliato. Qualcuno, evidentemente, un po' di buon senso ancora ce l'ha.

E con questo vi saluto, alla prossima (il blog fa le bizze.. Ahia!)